Itinerario
da Parco Talon all’Eremo di Tizzano
Itinerario da Parco Talon all’Eremo di Tizzano
ITE G. Salvemini
17 chilometri tra vigneti e colline con suggestivi panorami sulla valle del Reno
Questa è una piacevolissima passeggiata che parte all’interno del Parco Talon e ha tantissime variazioni possibili. Dal Parco della Chiusa, di cui parliamo in un altro itinerario denominato “i canali di Reno”, si segue il percorso CAI 112 VD, nientemeno che la Via degli Dei, ossia il celebre collegamento tra Bologna e Firenze attraverso gli Appennini. Si attraversa la passerella sul Reno, e, dopo gli impianti sportivi, si giunge sulla strada asfaltata (via Allende). In prossimità dell’incrocio con la Porrettana, si consiglia di seguire la ciclabile che arriva fino al Parco Faianello, evitando così di procedere sulla Statale per un tratto piuttosto insidioso. Dal Faianello, si attraversa la Porrettana e si imbocca via Rosa, da qui le cose si fanno più impegnative: ci si arrampica infatti sulla meravigliosa collina di Casalecchio, attraverso vigneti e filari di querce secolari. Lungo questo tratto si incontra Villa Marescalchi, e, poco dopo, l’Eremo di Tizzano.
Il complesso monastico dell’Eremo è costituito da molti edifici ed ha vissuto vicende assai varie: nacque per decisione dei Monaci Eremitani Camaldolesi di Monte Corona (Frascati) che decisero di avviare una nuova comunità nel Bolognese sul terreno della famiglia Guastavillani.
La chiesa, dedicata a San Benedetto, fu iniziata nel 1655 ma i lavori andarono a rilento: fu quindi terminata nel 1741 e consacrata il 27 agosto dal Cardinale Giovanni Battista Scarselli. La facciata ha linee semplici, stile barocco spoglio ed elegante, di monastica severità. All’interno una navata unica, alta e luminosa con cappelle laterali collegate fra loro da stretti passaggi. Sull’Altare Maggiore e nelle cappelle laterali sono presenti diverse opere di artisti bolognesi, tutte databili fra il XVI e il XVIII secolo. Fra tutte spicca un Crocifisso incastonato in una cornice marmorea a forma di croce. Alla base un reliquiario custodisce frammenti della Vera Croce ed altre reliquie testimonianze della Passione di Cristo, oggetto di venerazione da parte delle popolazioni locali. Sul lato sinistro si erge il campanile costruito nel 1724, un tempo abitato dal Priore. Nell’ampio prato sul retro erano sistemate 22 celle per i Monaci Eremiti, ora esistono solo le mura perimetrali di due piccole abitazioni. Dal prato antistante l’Eremo si può godere una splendida vista su Casalecchio e Bologna.